La frutta dopo i pasti: fa male o no?

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Emilio Chininea
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È vero che bisogna evitarla, che fa male e fa ingrassare se mangiata alla fine del pasto? No, ma è meglio sapere alcune cose.

Quante volte hai sentito dire che “la frutta a fine pasto fa ingrassare?” oppure che “mangiare frutta dopo i pasti mi gonfia”?
Uno dei luoghi comuni duri a scomparire è rappresentato proprio dalla frutta a fine pasto. Se stai leggendo questo articolo è perché anche tu ne hai sentito parlare e sei curioso di sapere la verità, che ora ti spiego.

 

Da cosa è composta la frutta

La frutta non è tutta uguale, ma la gran parte ha delle caratteristiche che possono essere semplificate e sono comuni più o meno a tutti i tipi. La gran parte è costituita principalmente da acqua (> 80%), ma tra i nutrienti più rappresentati ci sono i carboidrati (ad eccezione di cocco e avocado) che spesso sono quasi tutti zuccheri. Lo zucchero maggiormente contenuto nella frutta è ovviamente il fruttosio, ma non è il solo. Le vitamine e minerali invece sono contenuti in quantità variabili a seconda del tipo di frutta.

E quindi? Questo cosa c’entra?

 

Quando può essere mangiata

Ti spiego. Generalmente un pasto di una persona che non segue una dieta è composto da un primo (piatto di pasta o riso) oppure da un panino ad accompagnare un secondo. Se a un pasto del genere ci aggiungi la frutta che apporta mediamente 15-25 g di carboidrati/zuccheri a porzione (a seconda della tipologia), questo non fa che aumentare il carico glicemico del pasto sbilanciando il rapporto con gli altri nutrienti. Quindi molti più carboidrati rispetto alle proteine.

In questi casi la frutta rappresenta un “di più”, quindi sarebbe meglio mangiarla lontano dai pasti per non sovraccaricare la digestione e il lavoro dell’organismo nel metabolizzare gli zuccheri.

Se invece fai un pasto bilanciato, composto da un secondo di carne o di pesce e un contorno di verdure, allora puoi mangiarla a fine pasto senza alcun problema (la tolleranza in ogni caso è individuale). In questo caso infatti, il pasto prevede un apporto maggiore di proteine rispetto ai carboidrati e aggiungere la frutta potrebbe addirittura agevolare la digestione per la presenza di fibre solubili contenute nella stessa.

Chiaramente in entrambi i casi la porzione non deve essere abbondante, ma moderata: un frutto di grandezza media o una quantità pari al palmo della mano.

 

“La frutta dopo i pasti gonfia”

L’effetto che probabilmente avrai accusato più volte è quella sensazione di gonfiore a fine pasto. E magari ti sarà venuto il dubbio che sia proprio la frutta a causartelo. Effettivamente se ad un pasto abbondante ci aggiungi la frutta, questa può causarti una sensazione di gonfiore, di aria nello stomaco, rallentando ulteriormente la digestione (anche per la presenza di fibre che fermentano ad opera dei batteri intestinali).

Ma questo non è sempre vero. Come ti ho spiegato sopra, se un pasto è bilanciato aggiungere la frutta può addirittura migliorare la digestione, favorendola. Pertanto la frutta dopo i pasti “gonfia” se il pasto è pesante, altrimenti puoi mangiarla senza alcun problema.

Tieni conto però che non tutti tolleriamo gli alimenti allo stesso modo, quindi non è una regola che vale sempre.

 

Perché la frutta non fa ingrassare

In ogni caso quello che fa ingrassare non è il singolo alimento (in questo caso la frutta), ma tutto l’insieme degli alimenti che assumi durante il giorno e durante le settimane. In sintesi conta la qualità e la quantità della tua alimentazione e non sarà un po’ di frutta dopo pranzo o dopo cena a farti aumentare di peso (soprattutto se tutto il resto è bilanciato).

Certo, chi deve tenere sotto controllo la glicemia, ad esempio chi è insulino-resistente o diabetico, dovrebbe fare attenzione ad associare bene i cibi. Ma questo è un discorso delicato che va affrontato a parte.

Ricorda che l’OMS raccomanda 5 porzioni di frutta e verdura al giorno, quindi assicurati di mangiarla regolarmente variando le tipologie e rispettando sempre la stagionalità.

 

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Emilio Chininea
Il dott. Emilio Chininea è un nutrizionista, specializzato Scienze dell'Alimentazione. Si occupa di portare benessere attraverso il cibo a chi sceglie di seguire il suo metodo: BenessereTotale.
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